157 anni portati bene: in Italia si festeggia la Croce Rossa. Le esperienze del Comitato CRI San Severo-Torremaggiore
Il 15 giugno 1864 veniva fondata a Milano la Croce Rossa e sono proprio: “157 anni portati bene!”. Sono sette i principi fondamentali del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e, quindi, anche della Croce Rossa Italiana. Principi che indicano in modo chiaro e inequivocabile la centralità dell’essere umano, sia come volontario che come destinatario degli aiuti, ribadendo in modo cristallino e inequivocabile l’universalità e la neutralità di un servizio insostituibile. I sette principi sono: l’umanità; l’imparzialità; la neutralità; l’indipendenza; la volontarietà; l’unità; l’universalità. Tra i sette principi, ne ricopre il ruolo principe, quello della neutralità. La Croce Rossa conta di diversi comitati in provincia di Foggia, tutti molto attivi e uniti tra di loro. Si entra nel merito di alcuni aspetti e di alcune specialità con il Comitato di San Severo-Torremaggiore e i suoi volontari come, ad esempio, Paki Attanasio: “Circa vent’anni fa ho incrociato il mondo volontariato e quello della CRI in particolare ed ho subito condiviso i valori dell’istituzione. La scelta di farne parte m’ha cambiato la vita, mi ha fortificata e, nella quotidianità, cerco di sforzarmi ad applicare queste sette colonne di vita che sono i principi della CRI. Nel nostro Comitato San Severo-Torremaggiore, siamo vicini anche alle comunità di San Paolo di Civitate, Serracapriola, Chieuti ecc. con la presenza nel sociale e nell’aiuto sanitario, oltre a prestare mutuo soccorso. Siamo oltre 200 con tanti giovani che si sono avvicinati e che stanno dando un valido contribuito ai disagi socio-economico-sanitari, cerati dalla pandemia”. Così,m invece, il presidente del Comitato CRI San Severo-Torremaggiore, Paola Cuccitto: “Il nostro comitato è autonomo dal 2017, ma il gruppo era già nato prima. Io sono in CRI dal 2004. Siamo volontari che hanno sposato i sette principi della Croce Rossa e il nostro credo è legato al soccorso dei più deboli, in tempo di pace e di guerra. Ma oggi, il soccorso è rivolto anche a livello sociale fornendo buoni pasto, viveri, e altro che occorre a chi versa in stato d’indigenza. Presto avremo anche un centro d’ascolto antiviolenza, si guarda, da sempre, ai diritti umanitari, e siamo sempre presenti sul territorio con circa 200 volontari: dai medici, ai soccorritori; dal trasporto degli infermi, a chi si trova in difficoltà a causa di calamità naturali; dal sostegno ai rifugiati, ai migranti, a tutto ciò che è protezione civile. Ora siamo in supporto ai centri vaccinali e stiamo facendo i tamponi sui Monti Dauni, oltre ad operare con i COC di San Severo e Torremaggiore. Ecco perché, in generale, 157 anni sono ben portati”.
Beniamino PASCALE