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NON LA SOLITA CESTISTICA SAN SEVERO E CHIETI VINCE CON MERITO

Dieci minuti di blackout nel primo quarto (26-11) e nel terzo quarto (25-13) costano caro ad una poco incisiva, brillante e nervosa Cestistica San Severo, che esce sconfitta dal PalaTricalle “Sandro Leombroni” di Chieti con il punteggio di 73-56. Dopo quattro sconfitte consecutive, i padroni di casa avevano un disperato bisogno di tornare al successo per rilanciarsi, e ci riescono con una prova di assoluto impegno. A influenzare negativamente l’esito della gara è senza dubbio il primo quarto, caratterizzato da un approccio decisamente troppo molle da parte dei dauni, a fronte di un avvio decisamente convincente dei chietini. Nel secondo ed ultimo quarto, l’Allianz Pazienza tenta di raddrizzare la situazione aumentando soprattutto l’aggressività difensiva e alzando l’intensità, cercando in ogni modo di ridurre lo svantaggio accumulato. Nonostante i miglioramenti difensivi e una maggiore determinazione, la Cestistica fatica a trovare continuità, mentre Chieti, in particolare nella terza frazione, mantiene il controllo del match grazie a una prestazione costante lungo tutti i 40 minuti di gioco.
I Neri, dopo tre successi di fila, cadono ma la sconfitta, pur dolorosa, non modifica la visione complessiva della squadra. Come detto al termine del derby vinto contro Ruvo, San Severo non era una squadra inadeguata prima dei ko, non era una formazione di fenomeni i tre successi, e non diventa una compagine priva di valore ora, dopo questo (seppur amaro) passo falso. Sarebbe stato ideale chiudere con il quarto successo consecutivo, portando ulteriore entusiasmo prima delle festività natalizie. Tuttavia, il valore degli sfidanti va sempre considerato, e oggi Chieti ha meritato il successo. Peccato, ma… buon Natale, cara San Severo. A tutti, buone feste!
L’INIZIO DEL MATCH – Starting five composti da: Bechi, Vettori, Del Sole, Maiga e Serafini contro Pellicano, Mobio, Igbanugo, Abati Toure e Gherardini. Non una partita entusiasmante nei primi minuti di gioco, con entrambe le squadre impegnate in una lunga fase di studio e caratterizzata da numerosi falli che certo non giovano allo spettacolo. A rompere il ghiaccio è Abati Toure, che inaugura il match con un importante gioco da 2+1. Tuttavia, Chieti risponde prontamente con Bechi sotto canestro, Maiga con una tripla allo scadere e i 2/2 di Serafini dalla lunetta, portandosi sul 7-3 dopo tre minuti di gioco. Coach Bernardi decide di cambiare le carte in tavola, inserendo Bugatti al posto di Abati Toure e nell’azione successiva mossa porta i suoi frutti immediati, con Pellicano che serve Gherardini per accorciare lo svantaggio sul -2. Tuttavia, i padroni di casa continuano a trovare punti preziosi dalla lunetta, mentre la Cestistica sembra faticare a entrare in partita: la squadra appare contratta e leggermente nervosa, come testimoniato da un errore semplice di Gherardini sotto canestro e dal secondo fallo personale dello stesso giocatore (proprio come Bugatti), che costringe coach Bernardi a richiamarlo in panchina per inserire Carlo Cane. Dopo l’undicesimo punto messo a segno dai biancorossi, Bernardi interrompe il gioco con un time-out, consapevole che i suoi uomini non stanno convincendo ed infatti è il roster di Lardo a prevalere sotto tutti i punti di vista e da ogni lato del pitturato. Il primo quarto si chiude col punteggio di 26-11 che fotografa chiaramente le difficoltà iniziali dei gialloneri. Per usare un eufemismo, San Severo ha vissuto partenze migliori. La Cestistica, per dare un senso compiuto alla seconda frazione, deve necessariamente alzare il ritmo, cercando di non subire un passivo pesante come nel primo quarto e, al contempo, incrementare la produzione offensiva. La ripresa inizia con un lampo di Bandini che realizza da tre punti, seguito a ruota da Moffa, che lo imita pochi istanti dopo. Tuttavia, Chieti continua a fare affidamento sulle sue certezze, mettendo in difficoltà l’Allianz Pazienza. A complicare ulteriormente la situazione, arrivano il terzo fallo fischiato a Bugatti e il secondo a Moffa, che costringono coach Bernardi a ricorrere immediatamente alla panchina per effettuare i cambi. Col passare del tempo si nota che San Severo non riesce a esprimere il suo gioco fluido e incisivo delle scorse partite: errori banali, palle perse e falli commessi si susseguono, lasciando intravedere una certa difficoltà a entrare in ritmo. Sul finale di quarto, però, si accendono alcune luci: una difesa più aggressiva e organizzata dei Neri, unita a qualche sprazzo offensivo, come la tripla di Igbanugo che fissa il punteggio sul 31-22, scuotono i tifosi sanseveresi presenti sugli spalti. Le loro voci si alzano, e il coach avversario, Lino Lardo, è costretto a chiamare un timeout per frenare l’entusiasmo pugliese. Dopo le indicazioni del tecnico ex San Severo, però, sono ancora i dauni a prendere l’iniziativa, cercando di ridurre ulteriormente il divario. Ed il parziale, ora, è più equilibrato: 40-30.

LA RIPRESA –
 Il terzo periodo si apre con un fallo antisportivo fischiato a Chieti. Igbanugo si presenta in lunetta ma fallisce entrambi i liberi e, sul possesso successivo, Pellicano non sfrutta l’opportunità, non toccando nemmeno il ferro. Nell’azione immediatamente seguente, Chieti punisce con una tripla. Dopo appena due minuti di gioco, coach Bernardi richiama nuovamente i suoi in panchina con un timeout, riconoscendo segnali preoccupanti simili a quelli dei primi dieci minuti iniziali. Il trend dell’Allianz Pazienza, infatti, continua a essere estremamente deficitario. Ciò che colpisce negativamente, al di là di alcune isolate giocate che producono un minimo di punti, è l’atteggiamento complessivo: mai abbastanza aggressivo e, al tempo stesso, eccessivamente permissivo in difesa. I biancorossi, senza dover ricorrere a giocate particolarmente spettacolari, trovano varchi con facilità all’interno dell’area giallonera, producendo punti preziosi. San Severo, dunque, appare in difficoltà sia in fase offensiva che difensiva; con questa mancanza di incisività e un punteggio che inizia a diventare preoccupante, la strada per una rimonta si fa sempre più ripida. L’inerzia del match resta saldamente nelle mani dei padroni di casa, mentre la Cestistica deve trovare al più presto un cambio di passo per evitare un epilogo amaro. Ma, come dimostra la tripla da casa sua di Hadzic, non è serata: 65-43. Cinque punti recuperati dai dauni nell’arco di due giri di lancette costringono coach Lardo a interrompere l’entusiasmo dei rivali, chiamando una sospensione per dare respiro ai suoi uomini. I Neri hanno l’obbligo di spingere sull’acceleratore, poiché il punteggio del PalaTricalle parla chiaramente a sfavore. Tuttavia, se ci sono serate in cui tutto sembra girare per il verso giusto, questa non è una di quelle: Bugatti e compagni devono fare i conti con una prestazione odierna piuttosto opaca. Nonostante i punti recuperati, è sempre Chieti, forte del vantaggio accumulato nel primo e nel terzo quarto, a gestire il ritmo della gara, cercando di congelare il risultato e contenendo in difesa le iniziative della squadra dauna. A onor del vero, la Cestistica non riesce mai ad attaccare con la determinazione necessaria per azzannare il match e mettere pressione, anche solo psicologica, ai padroni di casa. Questo limite si rivela decisivo, e con il tempo che inesorabilmente scorre, i biancorossi consolidano progressivamente il loro vantaggio. Il nervosismo, nel frattempo, cresce tra le fila pugliesi, rendendo ancora più difficile la rimonta. Una partita stregata dall’inizio alla fine: merito di Chieti, certamente, ma anche tanti demeriti per San Severo. Il finale: 73-56. 
IN PROGRAMMA – Domenica 29 dicembre, nel pieno delle festività natalizie, la Cestistica San Severo si appresta a scendere in campo per l’ultima gara del 2024. Davanti al proprio pubblico, il salto a due è fissato alle ore 18.00, con avversario di giornata la General Contractor Jesi.

FOTO: Cesare di Sanno 

Ufficio Stampa Cestistica Città di San Severo

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