I CIGNI NERI – CONVERSAZIONE DELL’AUTORE AL ROTARY CLUB DI SAN SEVERO
Enrico Fraccacreta ha presentato la sua ultima raccolta di poesie – I cigni neri – ai soci ed agli ospiti nella recente riunione del Rotary Club di San Severo.
L’autore, past presidente del Club, non ha avuto necessità di presentazioni per i numerosi amici presenti accolti dalla Presidente Linda Lenza; è comunque opportuno in questa sede fare un breve cenno al suo curriculum: è infatti alla sesta raccolta poetica!
Le raccolte precedenti ed i singoli componimenti hanno avuto notevole eco sulla stampa e nelle manifestazioni specializzate, hanno meritato numerosi premi e sono stati tradotti in varie lingue; recentissimo riconoscimento il “premio Laurentum” per la poesia; ha curato inoltre vari testi di “poesia e fotografia” e “poesia e paesaggio”; del suo carissimo amico – Andrea Pazienza “il PAZ” – ha scritto una biografia narrativa “Il giovane Pazienza” nel 2001; la raccolta “I cigni neri” è stata appena pubblicata nella collana “Passigli Poesia” fondata da Mario Luzi, collana che aveva già pubblicato la precedente raccolta “Tempo ordinario”.
“I cigni neri”: diversità come bellezza! Ecco la spiegazione del titolo; siamo abituati a vedere bianchi i cigni, bellissimi ma ovvi; nero il cigno non è ovvio, ma è bellissimo quando avanza maestoso ed altero con il suo becco rosso tra i cigni bianchi: anche la diversità può, anzi deve, essere bella.
La raccolta è suddivisa in tre parti: la prima racconta le esperienze didattiche, ma soprattutto umane, dell’autore con alcuni “ragazzi difficili” alle prese con dei percorsi di recupero, percorsi dagli esiti altalenanti; ciascun ragazzo, ciascuna ragazza, è un cigno che si disvela – all’improvviso o piano piano – nero tra i cigni bianchi della normalità in un contesto bucolico, poiché l’agronomia era l’argomento didattico che il poeta avrebbe dovuto trattare con i ragazzi; la seconda parte è dedicata al “Cristo”, cigno nero per eccellenza nella tradizione giudaico-cristiana, visto anche questa volta in un contesto naturalistico ed umano; l’ultima parte è dedicata ai tanti cigni neri, a quei ragazzi hanno interrotto troppo presto il loro percorso di vita precedendo i genitori nell’addio a questo mondo.
Il contesto amicale della conversazione ha dato modo all’autore di sottolineare le diversità di linguaggio tenute nelle varie presentazioni della raccolta, dall’ambito accademico che del verso ha privilegiato la filologia, la struttura, la metrica, la musicalità, l’innovazione, all’ambito scolastico dove i diciassettenni/diciottenni sono stati curiosi della storia personale e delle motivazioni del poeta; quest’occasione ha consentito all’autore di esprimere il lato emotivo della propria opera, di illustrarne le motivazioni più riposte e di definire i compiti che a suo avviso deve avere la “poesia”: la condivisione, la comprensione, l’approfondimento, l’avviamento al trascendente.
La lettura di alcuni versi ha chiuso la serata.
Pier Carlo Pazienza