“SPOON RIVER” DELLA COMPAGNIA FOYER’97 METTE I BRIVIDI
“Mi sono commossa dal primo momento. Interpretazione vibrante piena di emozione. Riflettere sulla vita non sarà mai abbastanza per imparare ad amarla ogni giorno di più. Grazie anime luminose.”
“Molto suggestiva. Luogo insolito… credo di non aver mai visto degli attori recitare fuori da un teatro o comunque non su un palco tradizionale.”
“Mi è piaciuto molto vivere questa esperienza: mi sono sentita coinvolta e mi ha emozionato tutto, sin dalla vostra prima apparizione. Fantastica l’idea di “girare” tra le tombe, ascoltare le vite di voi anime di defunti e capire qualcosa in più del nostro cimitero.”
“Versione potente e spettacolarmente toccante.”
“Spettacolo coinvolgente. Esperienza da ripetere sicuramente”
“ Emozionante e allo stesso tempo offre spunti di riflessione”
“ Nella performance presso il cimitero sono rimasto notevolmente impressionato dalla professionalità della compagnia. Mi ha coinvolto ed emozionato il contenuto dei testi, interpretati in modo autentico da alcuni attori. Grazie per la magnifica rappresentazione”
“Complimenti per queste iniziative che proponete così speciali. Davvero GRAZIE”
Tanti sono stati i commenti e i complimenti, tante le emozioni vissute sabato 21 ottobre e domenica 22 presso il Cimitero Comunale di San Severo durante la messa in opera di Spoon River di Edgard Lee Masters, della compagnia Foyer ‘97 teatro. Un viaggio culturale di riflessione guidato dal regista Francesco Gravino, incentrato sulla recitazione delle poesie del poeta americano all’interno del cimitero comunale. Liriche recitate dagli attori dislocati tra le tombe che hanno suscitato profonde emozioni e riflessioni. Anime di un tempo che hanno raccontato i loro tragici destini provocando lo spettatore ed invitandolo a guardare la propria anima per ricondurla a ripercorrere al meglio la propria vita.
Calpestando il luogo sacro fatto di vita, amore, speranze, guardando monumentali strutture forgiate di lettere e fotografie si riflette sulle parole donate lungo il tragitto. Anime di un tempo andate alla luce danno le spalle ai vivi provocandoli in una sfida alla qualità del tempo e non ad inutili tormenti.
Il “patto del silenzio” all’ingresso del cimitero ha guidato gli spettatori. Il silenzio provoca tensione, diviene virtù, impone di ascoltare per comprendere la qualità del viaggio e non quanta strada si è percorsa.
L’impatto emotivo, il senso di pace del luogo così suggestivo. Un’intima passeggiata tra la storia dei monumenti di persone a noi care conosciute e sconosciute che ci invitano ad abbandonare l’effimero e a scendere nel concreto dove “sorella morte” ci è più vicina come stimolo alla miglior vita, al miglior cammino. Un canto alla vita. In un periodo storico di inutili guerre e nel mese della commemorazione dei defunti il desiderio di celebrare tali opere è stato ancora più evidente e vuole essere fortemente incisivo per scuotere quel senso profondo di vita autentica.
Attori: Andrea Accettulli, Alfredo D’Augelli, Francesca Gabriele, Antonella Tenace, Elena Carafa, Massimiliano Patano, Giuseppe Sborea, Irene Ungaro, Maria Giuliani, Diana Mazzocco, Maria Centuori, Michela Uri, Francesco Gravino, Jacopo De Luca. Audio: Antonio Bufis. Coordinamento: Laura Nardella