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ARMANDO PERNA E LA STORIA DI SAN SEVERO – TRA I PROTAGONISTI DON FELICE CANELLI E UNA LETTERA DAL PASSATO
Radici, globalizzazione e disordine geopolitico si affacciano tra le pagine scritte dal Maestro Armando Perna, che scolpiscono una storia, quella sanseverese, ponendola nel mondo, al di là di sterili campanilismi e chiusure.
E così lo sguardo volge al passato in un ponte col presente, chiedendosi come avrebbero reagito i nostri antenati davanti al mondo stravolto da nuove guerre e disordini politici e sociali in cui ci ritroviamo?
Figli di una società molto diversa dalla nostra, il loro pensiero si può cogliere dal rispetto e dal valore dato alle piccole cose e al quotidiano, come da una vecchia lettera di quaranta soldati sanseversi combattenti in Africa orientale, scritta sull’altopiano di Eritrea il 1 settembre 1935 e indirizzata alle autorità religiose cittadine, con l’offerta in onore della Madonna del Soccorso, madre protettrice, di 250 lire per la celebrazione di una messa. Consegnata anni dopo allo scrittore dal signor Mario Caposiena, capomastro muratore, perché ne facesse memoria, in questa si ricordano i nomi e il grado dei soldati, di cui si sottolinea il sacrificio e la devozione, insieme al ruolo dell’indimenticato Don Felice Canelli.
Una missiva che suona quasi come un testamento spirituale ed etico, di tutta una generazione, nel rispetto dei doveri verso Dio, patria e famiglia, cari al periodo storico e bellico, comprovando un legame con la propria terra e nazione d’altri tempi, proprio di una comunità di destino, ben lontana dai disordini, dall’individualismo e dalla sfiducia che attraversano le nostre generazioni.
La storia si fa così pietra miliare, riferimento inequivocabile della distanza storica ed umana tra le diverse epoche, ma allo stesso tempo punto di riferimento per chi è alla ricerca della via che conduce alla coerenza e alle radici.
Di seguito video con lettura dell’autore