

La società – nella voce dell’Amministratore Delegato Mario Del Vicario, del Direttore Generale Pino Sollazzo e di tutto il gruppo dirigenziale – ha sempre dichiarato con chiarezza l’obiettivo: salvarsi, anche all’ultimo secondo dell’ultima gara di un playout. E invece, la Cestistica va ben oltre. Lo fa con dignità, con lavoro quotidiano, con una squadra che, secondo molti addetti ai lavori, sarebbe dovuta retrocedere senza appello. I maggiori portali di settore la davano fanalino di coda già in estate. I numeri, oggi, raccontano altro. Ed è giusto togliersi qualche (per usare un eufemismo) sassolino. Avremo modo, nei prossimi giorni, di raccontare questa impresa con il nostro stile, con il nostro spirito e con la passione di sempre. Ma adesso è il momento di festeggiare. E allora, permetteteci solo questo:
È dedicato a te, San Severo.
È dedicato a voi, sanseveresi.
È dedicato a voi, sanseveresi.
L’INIZIO DEL MATCH – Alla palla a due Chiusi si presenta con Raffaelli, Criconia Ceprano, Rasio e Renzi mentre San Severo va con Pellicano, Mobio, Igbanugo, Gherardini e Cane. Buona partenza per la San Giobbe che si presenta sul parquet con le idee chiarissime, sfruttando la fisicità e il posizionamento di Renzi sotto canestro e i primi due punti dell’argentino Raisio. La Cestistica, al contrario, si mostra inizialmente contratta, sia nel pitturato che dalla distanza; ed infatti i primi due punti arrivano con Gherardini. I padroni di casa attaccano con costanza il ferro e raccolgono punti preziosi, portandosi sull’8-2. Le difficoltà di San Severo si riflettono anche dalla lunetta, con uno 0/3 che pesa e non può passare inosservato. Cane rompe il digiuno e riaccende il tabellone giallonero, seguito da un’iniziativa di Abati Touré che accorcia sul -2. Ma è ancora Renzi, dominante sotto le plance, a firmare il suo sesto punto, prima che lo stesso Touré timbri il 10-8. Quando i dauni sembrano avvicinarsi, arriva la tripla chirurgica di Raffaelli che ricaccia indietro l’Allianz, riportandola a -6. Va riconosciuta l’efficacia della manovra offensiva dei ragazzi di coach Zanco, bravi a trovare le giocate giuste su entrambi i lati del campo e a gestire l’inerzia con lucidità. Coach Bernardi ferma il cronometro sul 17-9 per riorganizzare le idee: dentro Bandini e Bugatti, che risponde subito presente con il canestro del 17-11. Igbanugo, poi, realizza i suoi primi due punti dalla lunetta riportando i gialloneri a -4. L’ex Fall replica immediatamente per il 19-13, ma è ancora Bugatti a tenere San Severo in partita, prima che sia proprio Fall a firmare il 21-15 che chiude il primo quarto. Si alzano i ritmi nel secondo quarto e la Cestistica risponde presente. Abati Touré inaugura il parziale con un tiro dai 6.75, ma l’Umana replica immediatamente con Raisio. San Severo però non si scompone: Bugatti colpisce ancora, seguito da Fazioli che fa 2/2 dalla lunetta per il 25-20. In un attimo, è ancora Bugatti a mettere altri due punti in cassaforte, accorciando sul 25-22. La squadra di coach Bernardi ora appare più sciolta, più viva, come se avesse finalmente scrollato di dosso il peso psicologico dell’inizio gara. I gialloneri iniziano a leggere meglio le contromisure avversarie, difendono con ordine e gestiscono i possessi con crescente precisione. Il gap tra le due formazioni – mai davvero ampio – si assottiglia fino a ridursi a un solo possesso. Dopo tre minuti, è proprio San Severo a impattare sul 25-25 grazie a Gherardini, che poi realizza anche il libero del sorpasso. L’entusiasmo, però, viene frenato dal fallo dello stesso numero 18 su Chapelli, che completa il gioco da tre punti. La sfida ora vive una fase di intensa vivacità: Chiusi tenta di riprendere il controllo del gioco, ma l’Allianz risponde colpo su colpo, imponendosi fisicamente e mentalmente. Sul 28 pari, coach Zanco ferma il gioco con un timeout. Un dato parla chiaro: 7 palle perse per Chiusi contro le sole 2 dei pugliesi. Un segnale evidente della concentrazione e dell’efficacia con cui San Severo affronta il match, a prescindere dal blasone dell’avversario. A metà quarto, gli ospiti mettono la testa avanti grazie a un’azione combinata tra Bugatti e Mobio, anche se Ius riporta subito avanti l’Umana, costringendo Bernardi alla sospensione. Al rientro, Cane è glaciale dalla lunetta, imitato poco dopo da Abati Touré che firma il nuovo sorpasso giallonero. La panchina di Chiusi reagisce con un altro timeout. Le ultime battute della gara vedono San Severo in hype; i Neri, in questo secondo periodo, mostrano personalità, ordine e spirito competitivo. Un quarto, questo, che premia con pieno merito la formazione dauna, ora perfettamente in partita e meritatamente in vantaggio: 37-43.
LA RIPRESA – Coach Massimo Bernardi apre il terzo quarto con un quintetto solido e dinamico: Pellicano, Igbanugo, Bugatti, Abati Touré e Cane. La scelta paga immediatamente: Cane conquista un gioco da tre punti, tocca la doppia cifra personale e porta l’Allianz Pazienza sul +9, 46-37 in trasferta, contro una Chiusi dalle ambizioni ben più alte di una semplice salvezza. Un segnale forte, a conferma della partita di grande spessore che i gialloneri stanno giocando. Bugatti si inventa un canestro sontuoso, completa il libero aggiuntivo e, complici un fallo antisportivo e il possesso successivo, San Severo vola sul 51-37 con la firma di Igbanugo. L’avvio del terzo quarto è da manuale: intensità, precisione, presenza mentale. Cane continua a dominare l’area toscana, costringendo coach Zanco al timeout e guadagnandosi anche un fallo tecnico per proteste. I gialloneri firmano un parziale di 10-0, lasciando a secco Chiusi per diversi minuti. Ma è proprio in questi momenti che serve sangue freddo perché l’Umana, tutt’altro che arrendevole, reagisce con una tripla di Chiappelli che accorcia sul 54-42. È un segnale: la partita non per niente chiusa. San Giobbe sente la pressione del dover rimontare e trova energie fresche, mentre San Severo, forse appesantita dal contesto e dai decibel del PalaPania, inizia a sbagliare. I canestri che sembravano automatici pochi minuti prima ora si fanno desiderare. Chiusi si rifà sotto: prima -10, poi -8. Renzi, solido e preciso, punisce ogni errore e chiude un parziale di 11-0 che ribalta l’inerzia. Dall’11-0 per San Severo si passa a un controbreak di pari misura per i toscani. E’ ancora Renzi a far valere chili e centimetri sotto canestro, mentre l’entusiasmo sugli spalti spinge i padroni di casa a crederci davvero. Quando il vento sembra girare, ecco la risposta da coraggiosi. Bugatti interrompe l’emorragia con il canestro del +6, seguito da Gherardini che sigla il 58-50. Poi è Mobio a far esplodere la panchina giallonera con una tripla strepitosa che riporta San Severo sul +11, ristabilendo le distanze. È vero: Chiusi non molla, ha riaperto il match e ha sfruttato alla perfezione il momento di appannamento ospite. Ma è altrettanto chiaro che l’Allianz Pazienza non perde mai lucidità. Gioca con carattere, tiene il controllo e resta meritatamente avanti: 55-61. Gravaghi, allo scadere dei 24″, infila una tripla da distanza siderale che riaccende il PalaPania. Ma la risposta di Bugatti è immediata e di carattere: stessa moneta, stesso bersaglio. Poco dopo è Bandini, play silenzioso ma sempre affidabile, a firmare il 58-66 con una penetrazione chirurgica. Il quarto periodo si apre nel segno della tensione: Fall commette il suo quarto fallo, Gherardini lo imita poco dopo. Entrambe le squadre entrano presto in bonus e questo complica i piani tattici dei due allenatori. San Severo mostra maggiore incisività offensiva, anche grazie a una gestione più lucida dei possessi. I gialloneri spingono sul ritmo e si portano sul +10 con Gherardini (58-68), che però fallisce il libero aggiuntivo. Ne approfitta Chiusi con Raffaelli, autore di una tripla pesante, e subito dopo Rasio riporta i suoi sul -5. In un attimo, il vantaggio giallonero si dimezza. È un match che cambia volto di minuto in minuto, senza mai offrire certezze. Coach Bernardi mescola le carte, consapevole che ogni scelta adesso pesa. Chiusi spinge con forza, ma la lucidità fa la differenza: la Cestistica, nonostante qualche errore, mantiene il comando del gioco. E quando serve una giocata decisiva, Igbanugo risponde presente: sua la tripla fondamentale del 65-71 che spegne l’entusiasmo locale e costringe coach Zanco al timeout. La partita è intensa, viva, bellissima. Due squadre si affrontano a viso aperto, ma San Severo ha qualcosa in più. Tre minuti separano l’Allianz Pazienza dalla certezza aritmetica della salvezza. Tremano le mani in tribuna, figuriamoci in campo. Ma i nervi reggono. Abati Touré segna il 65-73, Renzi risponde con un 1/2 dalla lunetta. Poi è ancora Touré, decisivo: prima recupera un possesso vitale, poi inchioda una schiacciata spettacolare per il 66-75. Mancano due minuti, ma il colpo è di quelli che fanno male. Bugatti, glaciale, mette altri due liberi per il +11 a poco più di un minuto dalla fine. Il cronometro diventa alleato prezioso: falli tattici, viaggi continui in lunetta, ma la Cestistica è perfetta nella gestione. Il tempo si sgretola, corre, e porta con sé le ultime speranze di Chiusi. Poi, finalmente, la sirena. Finisce qui: 68-81. Non è solo una vittoria, è una dichiarazione: San Severo è salva. Con una giornata d’anticipo. Un’impresa vera, costruita con determinazione, coraggio e lucidità. L’Allianz Pazienza si prende tutto: i due punti, la permanenza, e gli applausi. Che spettacolo, Cestistica nostra.
IN PROGRAMMA – È l’ultima sfida. L’ultimo atto di una stagione lunga, intensa, appassionante. Domenica 27 aprile 2025, alle ore 18.00, l’Allianz Pazienza Cestistica San Severo scende in campo al Palasport “Carmine Longo” di Capriglia di Pellezzano per affrontare la LDR Power Basket Salerno. Un confronto che chiude la prima fase del campionato. Poi sarà festa. Festa grande.
FOTO: Paolo Marolla
Ufficio Stampa Cestistica Città di San Severo