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Domenica 23 appuntamento con il Mercato della Terra

A San Severo parte il Mercato della Terra, un appuntamento nel segno della legalità e dei giovani

Nella rete dei mercati Slow Food entra a far parte anche la Puglia.. Merito di un gruppo di giovani produttori impegnati a presidiare la qualità e la legalità del sistema alimentare

Anche la Puglia avrà il suo Mercato della Terra di Slow Food! Il primo a venire inaugurato è quello di San Severo, in provincia di Foggia, nella zona più settentrionale della regione. Il taglio del nastro, rinviato lo scorso novembre a causa delle norme per il contenimento della pandemia di Covid-19, è in programma domenica 23 maggio.

Foto di Roberto Regina

L’appuntamento con il mercato sarà ogni terza domenica del mese, dalle 9 alle 13.30, nel quartiere di Porta San Marco. Parteciperanno una dozzina di giovani espositori che, sotto la tettoia del mercato rionale del quartiere, in via Mercurio 3, proporranno ai clienti un’ampia selezione di prodotti: olio extravergine d’oliva, vino, frutta e verdura, conserve sott’olio, confetture, zafferano, miele, farina e legumi, solo per citarne alcuni. Tra le proposte, anche una non alimentare, quella di cosmetici a base di bava di lumaca prodotti con metodi cruelty free.

 

Nel nome della legalità

Sono due le ragioni che hanno spinto la Condotta Slow Food Foggia e Monti Dauni a proporre San Severo come sede del primo Mercato della Terra di Slow Food in Puglia: «La prima è la vocazione agricola e vitivinicola di questa zona» spiega Luca D’Andrea, fiduciario della Condotta. «Parliamo di un’area legata fortemente alla terra, ma che finora non ha avuto l’opportunità di fare il salto di qualità che merita. Negli ultimi tempi, però, questo processo si è avviato grazie a un gruppo di ragazzi che sono tornati con le mani nella terra, investendo in produzioni profondamente diverse da quelle che qui sono più diffuse, che si rifanno al modello latifondista».

 

L’altro motivo, prosegue Luca, è sociale: «Foggia e San Severo salgono spesso agli onori della cronaca per casi di criminalità, anche in agricoltura. Per questo abbiamo voluto aprire il mercato, inteso come presidio di qualità alimentare e di legalità: vogliamo dimostrare che si può fare agricoltura in un modo diverso, che esiste una San Severo che lavora in modo rispettoso della terra e delle persone. Ci auguriamo che il messaggio venga raccolto e che contribuisca a promuovere questi concetti in tutto il territorio».

Foto di Roberto Regina

Reinserirsi nella società

Il progetto è nato all’inizio della scorsa estate, sulla scia dell’attività portata avanti dalla cooperativa sociale Attivamente che si occupa del reinserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. All’inizio dell’inverno del 2019, infatti, la cooperativa aveva inaugurato il progetto “Seminamenti”, un’operazione di commercializzazione e vendita diretta di prodotti provenienti da agricoltura sociale: «Grazie al lavoro nei campi, la cooperativa ha aperto una bottega, un progetto attorno al quale si sono radunati alcuni giovani produttori della zona – ricorda Costanza Di Muro, che coordina il lavoro della Condotta insieme a Luca D’Andrea -. Questa consapevolezza e il loro entusiasmo sono stati la spinta per aprire il Mercato della Terra».

In occasione dell’inaugurazione del Mercato della Terra di San Severo, negli spazi dell’area mercatale di Porta San Marco sarà allestita una mostra fotografica, a cura del Circolo fotografico Estate 1826, con una selezione di immagini che ritraggono paesaggi e ricette dei piatti tradizionali locali.

Dopo le prime settimane di rodaggio, l’obiettivo del Mercato della Terra di San Severo è quello di ampliare il ventaglio delle attività offerte, per arrivare a organizzare degustazioni in collaborazione con ristoranti locali e incontri con i produttori.

Il progetto del Mercato della terra di San Severo è finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale del Terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese – Avviso n.1/2018 “Slow Food in azione: le comunità protagoniste del cambiamento” ai sensi dell’articolo 72 del codice del terzo settore, di cui al decreto legislativo N. 117/2017

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