Dopo la mobilità Erasmus la Lettonia per noi è…
La Lettonia era per noi una nazione europea da localizzare sull’atlante durante un’interrogazione o un’attività laboratoriale, invece attraverso il Progetto Erasmus “Not Bullies All Buddies”, condiviso con le scuole partner della Lettonia, della Croazia e della Turchia è divenuto un luogo in cui abbiamo costruito rapporti di amicizia con alunni e docenti delle scuole partner europee, abbiamo messo alla prova le nostre competenze linguistiche, il nostro senso di autonomia e abbiamo conosciuto de visu quanto questo paese abbia da offrirci dal punto di vista culturale e naturalistico.
Il 13 aprile sono partiti dall’Istituto Secondario di I grado “Petrarca – Padre Pio” di San Severo gli alunni Micol Clemente, Viola Della Malva, Ludovica Di Mase, Ernesto Parattichizzo e Serena Schiraldi, accompagnati dalle docenti Annalisa Curatolo ed Adriana Solimando.
Nella scuola ospitante “Dricanu Vidusskola” ubicata a Rezekne Novads, abbiamo respirato sin dall’inizio un clima sereno e abbiamo percepito grande affiatamento tra i docenti ed alunni.
Al nostro arrivo ci è stata riservata un’accoglienza meravigliosa con canti e danze locali eseguiti dagli alunni della scuola elementare, media e superiore. Tanto calore ed entusiasmo da parte di tutti i colleghi lettoni, con i quali ci siamo confrontati anche sull’organizzazione del tempo scuola. La giornata scolastica inizia alle 8.45, ogni lezione dura 40 minuti ed è seguita dal cambio aula in cui gli alunni si spostano per una breve pausa in piena autonomia, libertà ed ordine fino alle 15.20, orario di uscita per il ritorno a casa.
Durante la settimana condivisa gli alunni, divisi in gruppi eterogenei per nazionalità, hanno partecipato a vari workshop per la creazione del logo del progetto, nonché dei poster sulle varie tipologie di bullismo e cyberbullismo.
Il progetto ha infatti come focus il bullismo e le sue conseguenze sugli alunni durante la fase adolescenziale. L’obiettivo principale è creare ambienti scolastici sicuri e inclusivi in cui praticare gentilezza ed empatia consentendo agli studenti di esprimersi liberamente rispettando le peculiarità di ciascuno.
Non è mancata la visita alla capitale, Riga, una città colorata, piena di storia e personalità, capace di ammaliare grazie ai suoi paesaggi e alla sua architettura in stile Art Nouveau.
Ci ha colpito la natura incontaminata caratterizzata da tanto verde: lungo il viaggio da Riga a Rezekne abbiamo costeggiato il fiume più lungo della Lettonia, il Daugava e abbiamo ammirato distese di foreste di abeti, pini e betulle dalla cui linfa si estrae una dissetante bevanda.
Ed ora diamo voce ai protagonisti, ossia agli alunni partecipanti, ai genitori che hanno scelto di condividere questa opportunità per i loro figli e al nostro Dirigente Scolastico che, insieme al DSGA, ci hanno seguiti dall’Italia con grande affetto.
Serena scrive: “Non mi sarei mai aspettata qualcosa di così divertente e allo stesso tempo così istruttivo. Il Luznava Manor è stato uno dei posti più belli che io abbia mai visitato: un posto immerso nel verde ed in grado di donare tanta tranquillità. Oltre al divertimento, però, non è di certo mancato il momento istruttivo. Si parlava sempre in inglese e lavoravamo in gruppi costituiti da alunni di diverse nazionalità: io l’ho trovato super divertente, ma nello stesso tempo una maniera privilegiata per migliorare le proprie competenze linguistiche, conoscersi e approcciarsi meglio all’ascolto dell’altro. In fin dei conti sono stati giorni veramente interessanti e divertenti. Un’esperienza del genere è qualcosa che secondo me ogni alunno dovrebbe provare, perché apre i propri orizzonti e permette una visione del mondo più ampia e rispettosa”.
Ludovica aggiunge : “ Per me sono stati cinque giorni fantastici che sicuramente ricorderò per tutta la mia vita. Tutte le attività condivise sono state super interessanti e divertenti.
Sono felicissima per le nuove amicizie anche se all’inizio non è stato facile perché potevamo parlare solo in inglese. Vorrei ringraziare la mia scuola, le docenti che hanno accettato di accompagnarci e i miei genitori per avermi permesso di vivere questa esperienza”.
Micol ci parla direttamente in inglese: “I had a lot of fun on this trip, I made friends and participated in the activities, I am happy with this experience and I would repeat it a thousand more times if I could”.
Dalle parole di Viola: – “Sono contenta ed entusiasta per questo Erasmus. Devo ammettere che all’inizio avevo molta ansia e preoccupazione, ma si sono dissipate completamente quando mi sono immersa a 360 gradi in questa “avventura”. Questi giorni sono letteralmente volati, mi sono sentita molto a mio agio nonostante fossi all’estero. Questo lo devo ai ragazzi lettoni molto accoglienti e cordiali e agli altri partner turchi e croati. Mi sono divertita molto e ho goduto appieno l’esperienza, senza pensieri negativi. L’ Erasmus non solo permette di aprire la mente, ma è anche gioco di squadra oltre che comunicazione esclusivamente in inglese e soprattutto l’inizio di nuove ed insperate amicizie. Tra una risata e l’altra ho amato ogni attività svolta con i ragazzi delle varie nazionalità. Un’esperienza da rifare assolutamente, se possibile”.
Ed ora riportiamo il punto di vista dei genitori: “Vivere l’Erasmus da genitore è essere prima di tutto consapevoli dell’opportunità offerta dalla scuola. Penso che i nostri figli siano cresciuti molto grazie a questa esperienza e sicuramente ritorneranno con una nuovo modo di vedere le cose perché la settimana Erasmus ha regalato loro una nuova prospettiva. La sola parola “Erasmus” scalda i cuori. E’ così anche per i genitori che restano a casa e vivono a distanza questa esperienza che fa crescere, apre le menti, arricchisce e crea amicizie. Da subito ho pensato che fosse un’opportunità da cogliere e ho sempre creduto che i nostri figli l’avrebbero affrontata con lo spirito giusto e con estrema maturità. È così è stato. Tutto ciò mi ha resa serena e ha fatto sì che io potessi condividere, senza preoccupazioni, le emozioni vissute in quei giorni, sia pur lontana da lei. Sono molto felice di questa esperienza che resterà per sempre nei ricordi di tutti noi”.
Il Dirigente Scolastico, prof.ssa Carmen dell’Oglio e il DSGA, Dott. ssa Eliana Mundi, erano presenti con noi virtualmente poiché ogni giorno mandavamo feedback di tutte le attività rendendo loro consapevoli e partecipi della serena e fruttuosa atmosfera condivisa in Lettonia. “Ogni mobilità, – scrive il Dirigente, – rappresenta un’ulteriore tappa dell’ istituzione scolastica verso un processo intenzionale e trasformativo di inclusione delle dimensioni internazionale, interculturale e globale allo scopo di innalzare il livello qualitativo dell’istruzione per tutti gli studenti, i docenti ed il personale”.
Gli ultimi giorni una sorpresa inaspettata: ci siamo svegliati vedendo lo spettacolo della neve che, lenta, soffice e leggera cadeva in un’atmosfera da cartolina; abbiamo pensato che questa neve inaspettata si potesse paragonare allo spirito erasmus che, quasi senza rendercene conto, ci avvolge e ci permea ad ogni mobilità e ci regala una prospettiva internazionale sempre più nuova, arricchente e performante.
L’Erasmus non si può spiegare, solo chi lo vive può comprendere quanto intimamente si possa sentire e quanto possa orientare le future scelte di vita degli alunni.
La Lettonia per noi ora è…un luogo del cuore.
Annalisa Curatolo e Adriana Solimando