Festa Patronale di Maria SS. del Soccorso: riapre al pubblico la “Palazzina Liberty” di Piazza Tondi
Contenitore con punto informazioni, percorsi eno-gastronomici, esposizioni di prodotti artigianali.
In occasione della Festa Patronale di Maria SS. del Soccorso, la “Palazzina Liberty” di Piazza Tondi riaprirà al pubblico ospitando, oltre ad un punto informazioni, percorsi eno-gastronomici con la collaborazione delle aziende partecipanti al “Mercato della terra” Slow food di San Severo, esposizioni di prodotti artigianali e inoltre verranno proiettati video e filmati dedicati alla festa patronale.
“In tale occasione – dichiarano il Sindaco Francesco Miglio e l’Assessore alla Cultura Celeste Iacovino – sarà dato inoltre spazio a tutti gli attori economici del nostro territorio con la possibilità per ognuno di promuovere le proprie produzioni allo scopo di amplificare i rapporti commerciali all’interno della nostra area e consentire maggiore capacità di sviluppo alle aziende del territorio. L’apertura sarà prodromica alla realizzazione del progetto “TERRE ATTIVE” finanziato dal GAL Daunia Rurale che renderà la “Palazzina Liberty” un importante contenitore culturale favorendo la coesione sociale tra i quartieri e il centro storico ad esso adiacente. Alla originaria funzione, fino agli anni 70 circa, di polo commerciale centralizzato, specializzato nei prodotti ittici, andrà quindi ad affiancarsi la funzione di contenitore culturale restituendo alla “palazzina” il suo ruolo di Agorà, punto di connessione tra abitanti di quartieri diversi, punto di scambio e di comunicazione integrata, un hub di partecipazione, perfetto per ospitare eventi culturali, showcooking e momenti laboratoriali e formativi per le scuole. L’ex mercato assumerà il ruolo di attrattore culturale e turistico anche attraverso la realizzazione di un museo digitale con l’utilizzo di strumenti innovativi e interattivi di grande impatto con la possibilità di reperire informazioni, racconti, immagini e virtual tour per “viaggiare e spostarsi” nel territorio, in grado di incuriosire far vivere colori, forme, note, emozioni senza però che tale esperienza digitale diventi sostitutiva di quella reale. L’integrazione di queste forme di fruizione e valorizzazione innovative del patrimonio territoriale con attività di informazione e sensibilizzazione, anche attraverso attività culturali ed educative organizzate con la collaborazione delle associazioni partner, favorirà il senso di appartenenza delle popolazioni locali, grazie ad una migliore percezione della qualità del proprio territorio. Il linguaggio comunicativo di informazione e sensibilizzazione sarà realizzato con il supporto di diversi attori sociali e, con la metodologia dello storytelling, verranno costruiti alcuni percorsi di visita tematici, narrati da personaggi rappresentativi di particolari categorie di pubblico (studenti, artisti, esperti, turisti, etc). Inoltre, in una fase storica e culturale nella quale si sono interrotte le filiere di trasmissione culturale intergenerazionale, offrire soprattutto alle nuove generazioni nuove forme di appeal territoriale, potrà contribuire ad incrementare l’interesse verso il patrimonio culturale locale, insegnando loro a sentirlo proprio e non semplicemente “ereditato”. Il progetto stimolerà la curiosità, l’interesse, l’affezione del pubblico nei confronti del bene culturale, così da innescare spontaneamente azioni di cura e salvaguardia, di conoscenza e valorizzazione facilitando la “fruizione attiva” del patrimonio storico culturale ed artistico della città attraverso strumenti che aiutano “l’interpretazione/lettura” del patrimonio stesso, al fine di accrescere la motivazione nella comunità locale alla conservazione ed all’uso anche economico di tale patrimonio. Attraverso un complesso programma di attività e di eventi, presentate seguendo un’unica linea creativa, l’ex mercato sarà interpretato e proposto in una versione che ripercorre il nostro passato in un’ottica di modernità” concludono gli amministratori.
SAN SEVERO, 9 maggio 2022
Il Responsabile Ufficio Stampa
dott. Michele Princigallo