Un finale assurdo, beffardo. Di quelli che mai, in una partita, si vorrebbero vedere, eppure è andata così. Non porta i risultati sperati la domenica cestistica per San Severo. Nel turno casalingo, la sfida contro l’Orasì Ravenna si conclude con il punteggio di 65-66. Ai padroni di casa non si può recriminare assolutamente nulla, anzi. Desiderosi di dare continuità alla vittoria contro Piombino e la buona prova agonistica di Sant’Antimo, nonostante la sconfitta, i pugliesi puntavano ad un riscatto davanti al proprio pubblico e ci sono andati vicini, vicinissimi. Tuttavia, gli ospiti hanno saputo sfruttare al meglio le loro occasioni, dimostrando maggiore incisività e capitalizzando quel vantaggio accumulato nel primo tempo, poi recuperato nel quarto decisivo. I Neri hanno messo in campo grande determinazione, riuscendo a rimontare e a portarsi in vantaggio nella terza frazione. Nei dieci minuti conclusivi, però, si sono trovati di fronte a una difesa ravennate solida e a qualche errore di troppo che ha inevitabilmente compromesso l’esito della partita. Alla fine, sembrava dovesse arrivare l’overtime ed invece ad essere protagonisti diventano gli arbitri che, a 3’’ e con San Severo ancora in bonus, fischiano un ingiusto antisportivo a Pellicano e consegnano l’ovvia vittoria a Ravenna.
La seconda battuta d’arresto in pochi giorni può essere interpretata in due modi: da un lato, potrebbe fungere da sprone, spingendo la squadra a reagire rapidamente e cercare la vittoria già nel prossimo impegno; dall’altro, c’è il rischio che possa minare le certezze costruite dopo la bella vittoria sia contro Piombino e persino con la sconfitta a Sant’Antimo. Tuttavia, considerando la giovane età del gruppo, è fondamentale evitare che prevalga questa seconda ipotesi. Siamo certi che coach Bernardi saprà toccare le corde giuste per far ripartire il suo team con rinnovata energia. Non demordere, Cestistica! Il campionato è lungo e le occasioni per riscattarsi non mancheranno.
L’INIZIO DEL MATCH – I cinque pugliesi sono: Pellicano, Igbanugo, Moffa, Abati Toure e Cane mentre per i giallorossi scendono in campo Gay, Dron, Brigato, Casoni e Crespi. I primi punti per entrambe le squadre arrivano dai rispettivi pivot: Crespi segna da sotto canestro, mentre Cane sorprende tutti con una tripla. Subito dopo, come spesso accade, Pellicano, ben posizionato, manca di poco una ‘bomba’ dalla distanza. Nel frattempo, Gay e Dron, per due azioni consecutive, puniscono la difesa di San Severo, portando Ravenna sul 3-10 e costringendo coach Bernardi a chiamare un timeout immediato. Nonostante la sospensione, Casoni realizza un pericoloso gioco da 2+1, aumentando ulteriormente il distacco, con i Neri ancora bloccati alla tripla iniziale. Pellicano e Toure provano a scuotere il tabellone, ma Ravenna continua a controllare il gioco, grazie anche a un’altra realizzazione da lontanissimo di Casoni. L’Orasì non solo mantiene meritatamente il vantaggio, ma riesce anche a caricare di falli gli avversari, andando spesso in bonus verso la fine del quarto. Proprio intorno alla fine, nonostante gli errori sotto canestro che si rivelano sempre fatali, l’Allianz Pazienza comincia a rispondere grazie a una maggiore solidità difensiva e precisione in attacco, come dimostra la tripla di un ottimo Toure. Sul parziale di 14-18, coach Gabrielli decide di fermare tutto con un time-out, una scelta saggia poiché subito dopo arrivano altri quattro punti per la sua formazione e il quarto si chiude sul 14-22. Nei primi quattro minuti della seconda frazione, nessuna delle due squadre riesce a segnare, un dato eloquente che sottolinea i numerosi errori individuali e collettivi da ambo le squadre. Questo penalizza soprattutto la formazione sanseverese, costretta a rincorrere il punteggio. Nel frattempo, gli uomini di coach Gabrielli provano ad aumentare il divario con i canestri di Crespi, mentre per i pugliesi continuano i molti errori sotto misura, che si rivelano decisivi e dannosi. Sul 18-29, coach Bernardi è costretto a chiamare un’altra sospensione, nel tentativo di scuotere i suoi. La reazione arriva grazie ai cinque punti consecutivi di Moffa, che portano il punteggio sul 25-32, costringendo la Piero Manetti a chiamare un time-out. Il pubblico si infiamma, e Pellicano trova un importante gioco da 2+1, mettendo per la prima volta i giallorossi in difficoltà. Igbanugo completa l’opera di riavvicinamento, De Gregori si fa valere sotto canestro, e Bandini penetra abilmente in area avversaria e così si chiude il secondo periodo: 32-35.
LA RIPRESA – Dopo 2 minuti di gioco il punteggio è sul 32-39. Tradotto: l’Orasì è rientrata in campo con il giusto atteggiamento, mentre la Cestistica San Severo, come un diesel, ha bisogno di tempo per carburare. È vero che c’è ancora tempo a disposizione in questo quarto, ma è altrettanto necessario sfruttare ogni singolo possesso da 24 secondi per aumentare la fiducia nei propri mezzi e mettere pressione ai romagnoli che, ad eccezione degli ultimi minuti del quarto precedente, sono rimasti composti e organizzati. Abati Toure recupera un pallone e segna da sotto, Ravenna sbaglia e Moffa consegna la palla a Igbanugo, che non tradisce dalla sua specialità, il tiro da tre. Poco dopo, Pellicano segna un 3/2 dalla linea dei liberi, riportando la gara in perfetta parità. Moffa, ancora lui, porta gli emiliani a -2 per la prima volta, e nel possesso successivo gli ospiti non solo sbagliano di nuovo, ma subiscono ancora una volta, con uno scatenato Moffa che segna per il 44-39. Coach Gabrielli è costretto a chiamare un immediato timeout, poiché Dron e compagni si trovano in oggettiva difficoltà. La partita si infiamma al netto della ‘bomba’ di Igbanugo, i cinque punti preziosissimi di Pellicano ed il Palas esplode di entusiasmo, tuttavia la schiacciata di Ferrari tiene ancora viva la formazione ospite. Si va all’ultimo quarto con il seguente punteggio: 54-51. Gherardini apre l’ultimo quarto con una schiacciata, ma dall’altro lato i giallorossi sono sempre pronti a rispondere, e infatti il tiro da lontano di Ferrari li riporta in vantaggio: 57-59. La priorità della Cestistica è rientrare in partita senza lasciarsi demoralizzare dai colpi di una squadra che, proprio come i Neri, mira ai due punti. Sul 59-62, con ancora 5 minuti e 43 secondi da giocare, San Severo deve ritrovare non solo l’atteggiamento giusto, ma anche quella scintilla capace di accendere sia i giocatori in campo che i tifosi sugli spalti. Igbanugo fa 2/2 dalla carità ed il 63-62, Pellicano ci aggiunge altri due 65-62 e Gabrielli ferma tutto ad un minuto dalla sirena. Capitan Dron toglie le castagne dal fuoco e pareggia tutto. Sembrava si addasse all’overtime invece, solo quel fallo all’antisportivo fischiato a Pellicano porta la sconfitta di San Severo. 65-66, il finale.
IN PROGRAMMA – Una sfida complessa attende i pugliesi. Domenica 27 ottobre, la squadra sarà impegnata in trasferta contro la capolista Roseto. La palla a due è fissata per le ore 19, un’ora più tardi rispetto al consueto orario delle 18.
IL TABELLINO – Allianz Pazienza San Severo – OraSì Ravenna 65-66 (14-22, 18-13, 22-16, 11-15)
Allianz Pazienza San Severo: Niccolò Pellicano 16 (5/7, 1/1), Ethan Igbanugo 12 (1/4, 2/2), Niccolò Moffa 10 (2/3, 2/6), Soma Abati toure 9 (3/6, 1/3), Carlo Cane 7 (3/6, 0/0), Matteo Gherardini 7 (2/5, 0/0), Paolo Bandini 2 (1/3, 0/3), Alleia ivan Mobio 2 (1/2, 0/2), Kevin Cusenza 0 (0/1, 0/1), Goce Petrushevski 0 (0/0, 0/0), David Petrushevski 0 (0/0, 0/0), Michele Mecci 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 11 / 15 – Rimbalzi: 28 4 + 24 (Soma Abati toure 7) – Assist: 16 (Niccolò Pellicano 5)
OraSì Ravenna: Kevin Brigato 11 (2/4, 2/5), Flavio Gay 11 (1/4, 1/6), Alessandro Ferrari 10 (3/6, 1/2), Gabriel Dron 9 (0/1, 2/4), Riccardo Crespi 8 (2/4, 1/1), Federico Casoni 6 (3/6, 0/2), Tommaso De gregori 6 (1/3, 0/0), Michele Munari 5 (1/1, 1/2), Illya Tyrtyshnyk 0 (0/1, 0/0), Lorenzo Allegri 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 16 / 21 – Rimbalzi: 24 6 + 18 (Federico Casoni 7) – Assist: 9 (Flavio Gay 4)
Ufficio Stampa Cestistica Città di San Severo