Il C.Or.O. di San Severo intitolato alla dottoressa Antonietta Costantino
Massimo Lombardi: “Fu lei a volerlo intensamente, ad allestirlo e, per uno strano gioco del destino, ne è stata la prima paziente”
“Intitolare il CORO ad Antonietta Costantino è per noi un atto doveroso. Chi come me ha avuto l’onore di conoscerla e di lavorare con lei in momenti anche di grande intensità come durante la pandemia COVID, ne ha compreso il valore, ne ha colto la forza d’animo che è quella che contraddistingue le persone appassionate, che vivono nella pienezza la loro missione e che fanno la differenza”.
Con queste parole il Direttore Generale della ASL Foggia Antonio Nigri ha aperto la cerimonia di intitolazione del C.Or.O. (Centro di Orientamento Oncologico) alla dottoressa Antonietta Costantino, guida del Presidio Ospedaliero di San Severo negli ultimi dieci anni, prematuramente scomparsa lo scorso 29 agosto.
Una cerimonia particolarmente sentita, a cui hanno partecipato, oltre ai familiari di Antonietta Costantino e a tutti gli operatori del C.Or.O., anche la direzione medica di presidio, i direttori delle unità operative, le dipendenti e i dipendenti che hanno voluto onorare Antonietta, donna e medico il cui ricordo è indelebile nella memoria comune.
“Antonietta era il nostro direttore – ha aggiunto commosso Massimo Lombardi, responsabile del C.Or.O. – la nostra amica e collega che ha fortemente voluto questo servizio ed ha sempre creduto in questo progetto. Si è impegnata con tenacia e determinazione curando tutti i dettagli della realizzazione del C.Or.O. e anche dopo, ha continuato a guidarci per migliorarne l’attività.
Per uno strano gioco del destino – ha concluso Lombardi – Antonietta è stata anche la nostra prima paziente. Ogni volta che veniva diceva, scherzando, ‘io sono la numero uno’ e in effetti lo era davvero”.
A rendere omaggio alla dottoressa Costantino anche il sindaco di San Severo Francesco Miglio. “Voglio ricordare Antonietta – ha commentato – ed omaggiare tutto il personale del C.Or.O. per il lavoro egregio che fa. Questo Centro è uno dei fiori all’occhiello del Presidio Ospedaliero che, insieme alle altre unità operative, offre alle comunità del territorio un servizio strategico a tutela del diritto alla salute”.