Luca Sardella ricorda con nostalgia la domenica delle Palme a San Severo
di Luca Sardella
Quanti ricordi … in questo periodo insieme ad altri ragazzini del mio quartiere di Cristo Re ,Stazione, San Severo( FG), andavamo nei campi limitrofi alla città , per raccogliere i resti della potatura degli Ulivi… tanti fasci da portare alla chiesa . Una gara a chi raccoglieva i rami più belli, più lunghi e flessibili , perché poi dovevano servire per benedire la tavola durante il pranzo pasquale. Poi durante la Messa venivano benedetti e offerti ai partecipanti della cerimonia… il sole del sud, i profumi delle campagne già tappezzate di grano e di erbe spontanee con tantissimi fiorellini dai mille colori . Il profumo è conficcato nella testa e spesso lo risento dentro la mia anima. Momenti belli, lontani mille miglia o forse miliardi di miliardi di miglia dal pensare che potesse succedere quello che è successo nel mondo in questo periodo. Sinceramente mi dispiace per i ragazzi giovanissimi, spaventati di oggi e di domani. Economia e paura del virus che cammineranno attaccati , ogni secondo , alla vita di tutti, ma soprattutto di chi oggi stava sognando e in un istante si è infranto quello che prima sembrava d’acciaio. In quei momenti del passato , un pittore avrebbe potuto dipingere ogni scena della nostra esistenza , tutte meravigliose , colorate e sane. Cosa potrebbe dipingere oggi un pittore ? Non saprei. . Da un lato opposto, questi momenti ci fanno anche capire che in fondo noi siamo niente e forse una ridimensionata non farebbe male. Il potere. I soldi. Il rubare. Truffare. L’egoismo, la cattiveria, tradimenti, trappole , invidia, tirchieria e poco rispetto e amore verso la natura, il mondo e verso l’umanità. Un virus invisibile ci ha messo in castigo e sta mietendo vittime innocenti… i potenti tremano e cercano di riappacificarsi tra di loro( prima,solo guerra fredda e cattiveria), si aiutano , si cercano. Servirebbe un grande miracolo. Creare una nuova nazione. Unica. La nazione del mondo. Noi, di ogni angolo, anche sperduto del pianeta, che apparteniamo alla stessa terra che difendiamo tutti il nostro pianeta con le nostre case, il nostro lavoro , la nostra salute , ma tutti uniti. Tenerci per mano, razze, colore, religione di ogni tipo e abbracciare la TERRA. Questa dovrebbe essere la nuova nazione , soprattutto dopo questa tristissima esistenza. Restiamo in casa. Serve tempo. Non giochiamo con la vita. Non ascoltiamo le sirene del virus che ci chiama fuori casa perché è primavera… lui è subdolo, appena fuori , ci ammazza. Ciao. Luca Sardella buona domenica della Palme a tuttiiii