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San Severo cede ancora: ko a Latina. Ora serve una svolta

Le avversarie non perdonano. Il periodo è da dimenticare e arriva in un momento cruciale della stagione, dove non si può abbassare la guardia e questi sono i risultati. È la situazione che sta vivendo la Cestistica San Severo, reduce da un altro ko esterno a Latina contro la Benacquista: 88-75 il finale. Sin dalla prima frazione emerge chiaramente la complessità della gara per San Severo, travolta da un avvio fulminante di Latina, che firma un 13-0 iniziale. I padroni di casa impongono il proprio ritmo, attaccando con continuità il ferro e sfruttando anche i falli fischiati ai Neri, che li costringono a subire punti dalla lunetta. (E non a caso, il conto finale dei tiri liberi recita 32 contro 13 per i dauni). Nel secondo periodo, San Severo prova a reagire con maggiore coraggio, ma resta condizionata da errori banali, frutto di un atteggiamento a tratti superficiale. La gara scivola via sempre con un divario importante a favore dei laziali, che amministrano senza troppe difficoltà. L’arma letale di Latina è senza dubbio Caffaro, vero punto di riferimento offensivo, segnando la bellezza di 34 punti, conquistando falli e risultando decisivo in ogni possesso. San Severo, invece, non riesce a trovare le giuste contromisure: soffre troppo in difesa e, soprattutto, paga l’energia spesa per rincorrere, mancando di precisione in attacco. Il risultato è una serata complicata, dove l’inerzia della partita non cambia mai realmente direzione.
Adesso serve imprimere una sterzata netta e decisa; così si rischia di vanificare quanto di ottimo è stato fatto fino a questo momento. Dobbiamo sempre ricordare da dove si è partiti, qual è l’obiettivo e come perseguirlo, con ogni mezzo possibile. La pressione è, inevitabilmente, tanta, ma cedere ad essa sarebbe un errore fatale. Bisogna dominarla. Anche se si è giovani, la strada per uscirne è solo una: unione e lavoro. Ciò che conta è lavorare insieme, con sacrificio e determinazione. San Severo, noi siamo sempre con te.
L’INIZIO DEL MATCH – Bechi, Merletto, Ambrosetti, Guastamacchia e Caffaro e per Latina; Pellicano, Mobio, Bugatti, Abati Toure e Cane schierati da coach Bernardi. Approccio decisamente complicato per San Severo, che subisce un immediato 0-6 per mano di Latina, squadra che in attacco si affida soprattutto a Caffaro e, in difesa, imposta un pressing alto e asfissiante per limitare le idee offensive dei pugliesi. Nei primi quattro minuti, la Cestistica non trova la via del canestro e incassa nove punti senza segnare: un avvio troppo timido, non solo per l’assenza di punti, ma anche per un atteggiamento eccessivamente superficiale, aggravato dalle numerose palle perse. La Benacquista gioca con ordine, appoggiandosi al proprio pivot di riferimento, che capitalizza con precisione dalla lunetta e incrementa il vantaggio dei suoi. I cambi operati da coach Bernardi non riescono subito a dare la scossa a una squadra spenta, incapace di reagire. Sul 13-0, il tecnico ospite è costretto a chiamare timeout per riorganizzare i suoi. Dopo le parole del coach, finalmente arriva qualche segnale di ripresa: i primi due punti di Gherardini, una tripla dell’americano Igbanugo e cinque punti consecutivi di Moffa accorciano le distanze fino al 17-10. Tuttavia, se i Neri mostrano una leggera reazione, Latina continua a condurre il match con grande disciplina, attaccando con efficacia il ferro e guadagnando punti preziosi. Alla fine del primo quarto, il punteggio recita: 23-12. Bandini, Igbanugo, Moffa, Petrushevski e Gherardini: cinque uomini per un quintetto completamente rinnovato da coach Bernardi, che punta a coinvolgere al meglio il roster e a mischiare le carte in una partita tutt’altro che semplice. Gherardini inaugura il secondo quarto con il canestro del -10 (25-15), che potrebbe ridurre ulteriormente il divario, ma alcuni errori di misura penalizzano la Cestistica, rendendo più complicato il tentativo di rientro. Il secondo periodo, almeno nei minuti iniziali, non brilla per giocate spettacolari: da entrambe le parti prevalgono errori e imprecisioni. Igbanugo interrompe il momento di stallo e contribuisce a ridurre le distanze, approfittando anche di un calo nelle percentuali al tiro della squadra laziale, che però continua a gestire un margine di sicurezza. L’ingresso di Abati Toure porta nuova energia: il lungo giallonero segna subito da tre punti, seguito da Igbanugo, che replica dalla lunga distanza e riporta l’Allianz Pazienza a -6. A questo punto, coach Martelossi chiama timeout per spezzare il ritmo dei pugliesi. Al rientro, la Benacquista trova il canestro, ma la Cestistica risponde ancora dalla lunga distanza. Tuttavia, qualche imprecisione di troppo – sia nel tiro da tre che ai liberi – impedisce di ridurre ulteriormente il gap, che all’intervallo lungo resta fissato sul 40-30.
LA RIPRESA – Cane viene stoppato, la Cestistica perde palla e Guastamacchia, l’ex di turno, punisce immediatamente con una tripla. Igbanugo segna il punto numero 32 per i gialloneri, seguito da Pellicano, che porta il punteggio a 34, segnale chiaro che l’Allianz Pazienza deve cambiare marcia in questo secondo tempo se vuole centrare l’obiettivo più importante: il referto rosa. Ma Latina ha un uomo ovunque, ed è Caffaro, autentico trascinatore del momento per i laziali. Emblematica la sequenza in cui il numero 1 sbaglia un tiro libero, salvo poi riscattarsi immediatamente con una tripla che porta il punteggio sul 48-34, ricacciando la Cestistica nuovamente in difficoltà. Coach Bernardi è costretto a fermare il gioco: Latina ha già 51 punti a referto, mentre i pugliesi restano fermi a 35. Dovrebbe essere la Cestistica a prendere in mano la partita, ma gli unici segnali di reazione arrivano da Gherardini, tra i pochi a crederci con convinzione. Una delle poche note positive della serata, in cui però è la squadra di casa a dettare legge con una pallacanestro efficace e ben orchestrata. In cinque minuti, come già accaduto nel primo quarto, i dauni mettono a referto appena 7 punti: troppo, troppo poco per poter anche solo impensierire gli avversari, a prescindere da chi si trovino di fronte. Il problema non è solo l’attacco poco prolifico, ma anche una difesa che sta soffrendo enormemente. Lo ripete spesso coach Bernardi: dall’intensità difensiva nasce l’energia offensiva. Ma questa sera, l’inerzia della partita sembra compromessa già da una semplice rimessa mal gestita, che porta all’ennesima palla persa dei Neri. Mobio prova a dare una scossa con il canestro del 58-46, ma coach Martelossi chiama timeout per arginare qualsiasi tentativo di rimonta. L’inerzia, però, non cambia, anzi. Terzo quarto: 66-56. Pronti? Si riparte. Altri due punti per Latina, firmati – manco a dirlo – da Caffaro, che si avvicina alla soglia dei 30 punti personali, quasi la metà del bottino complessivo della squadra laziale. San Severo, pur avendo realizzato meno, distribuisce il punteggio in modo più equilibrato, con Gherardini e Abati Toure in doppia cifra, ma con pochi altri contributi significativi dal resto del roster. La Benacquista continua a macinare punti importanti con una semplicità disarmante, consapevole di poter contare sul proprio uomo chiave, in serata di grazia. Un vero e proprio tallone d’Achille per la Cestistica, che fatica enormemente a trovare contromisure efficaci. L’inerzia della partita, infatti, non cambia mai, nemmeno quando i Neri provano a ricucire il divario con le iniziative di Gherardini e Bandini. A metà frazione, il match tende ad abbassare i ritmi: San Severo non riesce a produrre gioco, ma Latina, forte del vantaggio accumulato sin dalle battute iniziali, non dà nemmeno la sensazione di voler accelerare. Coach Bernardi prova a scuotere i suoi, cercando una reazione d’orgoglio, e l’Allianz Pazienza si riporta fino al -8. Ma è ancora Caffaro, con l’ennesima tripla della sua straordinaria serata e qualche viaggio in lunetta, a mettere a referto punti pesantissimi, probabilmente quelli decisivi per la vittoria. Nei minuti finali, San Severo non smette di crederci e tenta il tutto per tutto per recuperare, sfruttando ogni occasione utile. Ma il tempo scorre inesorabile e, così come il cronometro, anche il punteggio finale pende dalla parte di Latina. Il finale: 88-75.
IN PROGRAMMA – L’ultima al “Falcone e Borsellino” è una delle grandi occasioni: l’Allianz Pazienza gioca domenica 6 aprile, alle ore 18.00, contro la Liofilchem Roseto. Un incontro contro la capolista, per dimostrare che, nel basket, i risultati possono essere stravolti.

FOTO: Ufficio Stampa Latina
Ufficio Stampa Cestistica Città di San Severo
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