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SAN SEVERO: LA DIFFUSIONE DELLE ARTI E IL CONTRASTO AL DISAGIO SOCIALE GLI ARTISTI PRESIDIO DI SAPERI E CULTURA
“L’artista locale dovrebbe essere consapevole dell’alto e sano valore formativo che la propria disciplina può rappresentare per i più giovani, soprattutto in territori con diffuso disagio sociale, e condividere la propria arte nell’idea di stimolare la nascita di passioni, la scoperta di talenti e lo sviluppo di percorsi artistici ed umani costruttivi” recita l’ottavo punto del Manifesto dell’Artista Locale proposto dalla Piccola Antologia Dauna, e ci offre l’occasione per alcune riflessioni e considerazioni sull’importanza e l’efficacia dell’attività degli artisti locali, legata in particolar modo alla trasmissione dei saperi e all’avviamento artistico, ancor più necessari in una cittadina come San Severo, attraversata da tanti disagi, complessità e differenze di opportunità.
Scoprire un’arte, un proprio talento e appassionarsene può essere una cosa che ti cambia la vita, che capovolge i punti di vista e crea nuove priorità, aprendo a diversi panorami personali e sociali ed avviando percorsi all’insegna dell’entusiasmo, della formazione e della costruttività.
Scoprire la bellezza ed il fascino di una o più arti, sentirle crescere e prendere corpo può costituire un momento catartico fondamentale e prezioso. Lo sanno bene gli artisti, che hanno stabilito un legame con le proprie discipline esistenziale, spesso spirituale e in fine salvifico, che trova nella crescita personale, nell’armonia e nella pacificazione la propria motivazione di fondo.
Sostenere gli artisti locali, con le loro attività e laboratori è quindi importante non solo per un’idea astratta di cultura, ma per concorrere concretamente nella lotta al disagio personale e sociale tanto diffuso in territori difficili come il nostro, e favorire inclusione.
Non dimentichiamo che la provincia di Foggia si conferma ancora una volta agli ultimi posti come qualità della vita: una realtà difficile che ha bisogno di essere interpretata, rivisitata da un pensiero nuovo, aperto e creativo, capace di sostenere i cambiamenti positivi necessari, e che può trovare nel modello ideativo, intuitivo e produttivo proprio delle arti una base importante – come già accade per lo sport, lo studio, il lavoro e le professioni.
Considerare quindi l’arte, la cultura, gli artisti e gli autori come qualcosa di estraneo alle problematiche quotidiane potrebbe essere sbagliato: cogliere il valore e l’efficacia formativa del loro esempio e della loro attività aprirebbe invece a nuove e auspicate possibilità di risveglio e sensibilizzazione sociale.
Ai più giovani si augura la curiosità per affacciarsi alle discipline artistiche, ai Maestri la disponibilità al fine di indirizzare al rapporto con la bellezza.
Nazario Tartaglione