STAGIONE TEATRALE: VENERDI’ 18 FEBBRAIO AL TEATRO VERDI ENZO DECARO CON “NON E’ VERO MA CI CREDO”.
Il prossimo venerdì 18 febbraio 2022 (Recupero Stagione 2019/20)
Ancora un appuntamento al Teatro Comunale Giuseppe Verdi con la stagione teatrale 2021 – 2022 organizzata dal Comune di San Severo – Assessorato alla Cultura, in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese.
Il prossimo venerdì 18 febbraio 2022 (Recupero Stagione 2019/20) va in scena al verdi (porta ore 20,30, sipario ore 21,00) NON E’ VERO MA CI CREDO con Enzo Decaro.
“Si tratta di un’altra serata che promette tanto umorismo e sana allegria – dichiarano il Sindaco Francesco Miglio e l’Assessore alla Cultura Celeste Iacovino – si profila l’ennesimo spettacolo da tutto esaurito, aspetto che ci riempie il cuore d’orgoglio e conferma la bontà delle scelte in fase di programmazione. Al Teatro Verdi arriva uno dei capolavori dell’immenso Peppino De Filippo portato in scena da una compagnia di elevata qualità e spessore con Enzo Decaro protagonista indiscusso”.
I due della città del sole – Enzo Decaro
NON È VERO MA CI CREDO di Peppino De Filippo
e con (in ordine alfabetico) Francesca Ciardiello, Carlo Di Maio, Roberto Fiorentino, Massimo Pagano, Gina Perna, Giorgio Pinto, Ciro Ruoppo, Fabiana Russo, Ingrid Sansone. Scene Luigi Ferrigno, costumi Chicca Ruocco, disegno luci Pietro Sperduti, regia LEO MUSCATO.
Il protagonista di questa storia assomiglia tanto ad alcuni personaggi di Molière che Luigi De Filippo amava molto. L’avaro, avarissimo imprenditore Gervasio Savastano, vive nel perenne incubo di essere vittima della iettatura. A un certo punto le sue fisime oltrepassano la soglia del ridicolo: licenzia il suo dipendente Malvurio solo perché è convinto che porti sfortuna. Sembra il preambolo di una tragedia, ma siamo in una commedia che fa morir dal ridere. E infatti sulla soglia del suo ufficio appare Sammaria, un giovane in cerca di lavoro. Sembra intelligente, gioviale e preparato, ma il commendator Savastano è attratto da un’altra qualità di quel giovane: la sua gobba. Peppino De Filippo aveva ambientato la sua storia nella Napoli un po’ oleografica degli anni 30. Luigi aveva posticipato l’ambientazione una ventina d’anni più avanti. Noi seguiremo questo sua intuizione avvicinando ancora di più l’azione ai giorni nostri, ambientando la storia in una Napoli anni 80, una Napoli un po’ tragicomica e surreale in cui convivevano Mario Merola, Pino Daniele e Maradona. (Leo Muscato)
I biglietti sono in vendita presso il botteghino del Teatro Verdi (ingresso via Tiberio Solis). Allo spettacolo si accede muniti di mascherina FFP2 e green pass rafforzato.
SAN SEVERO, 14 febbraio 2022
Il Responsabile Ufficio Stampa
dott. Michele Princigallo